Oh North, the White North

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venerdì 20 giugno 2008

"Un ci si fa mancà nulla"

Tanto per cominciare la Redazione si scusa con i lettori per l'estrema lentezza con cui viene aggiornato il Blogghe, ma sapete com'è, ogni tanto si lavora anche noi, e poi appena dici che sei italiano ti invitano a cene e "barbechius" d'ogni dove, e quindi siamo in ritardo di una decina di puntate. Dovremmo parlare dell'avventura alla Steakhouse, della gita a Mont Tremblant (di cui si occuperà la SottoRedazione Labronica), della cena luculliana a casa di Patrick e Elise e dell'arrivo del Wamba senza orologio con due ore di anticipo che arriva tutto trafelato alla casa dei due con il fantastico esordio "Sorry for the delay", salvo scoprire due ore dopo che aveva letto l'ora su Windows fuso orario italiano e vi aveva applicato un algoritmo errato. Ma tant'è, qui sono giocosi, nun se encazzano.

Massuvvia, veniamo alla cenona di ieri sera.
Cosa si fa, cosa un si fa. Via giù, si pigliano.
E come Nando Mericoni, l'americano che viene provocato dal maccherone.......
http://it.youtube.com/watch?v=KCAWeYO5Q5E&feature=related

anche noi veniamo provocati...



Queste bestione di aragoste qui sono molto comuni e costano poco, uno potrebbe dire che non ci mangi nulla, ma nulla di più falso, dentro sono ciccionissime e molto saporite, specie dentro la chela. Insomma un gusto bestiale.
Al solito la ricetta impone responsabilità e il Toty sfodera tutte le sue ansie gastro-culinarie ("Ma la mi mamma un ce lo mette questo", "Ma la mi nonna la gira così", signora Malacarne, per noi lei assurge oramai ai livelli del Nuovo Artusi, manuale di riferimento della cucina italiana).
Più che altro è il senso di colpa di ammazzare cotali animali che dobbiamo tenere a freno e allora scattano discorsi del tipo "Ma la natura deve fare il suo corso e noi siamo carnivori", oppure "Meno male che non ne sono consapevoli" fino al più tranchant "Ma a me m'importa una s...".
Dopo venti minuti di bollitura le aragoste sono rossissime.

Ci abbiamo messo un'oretta buona a spaccarle tutte e a mangiare tutta la polpa e alla fine eravamo sfatti dall'immane lavoro meccanico di rottura di gusci, chele e zampe.
"Ma come mai un si sono prese prima?" fa il Toty con la chela che gli pende dalla bocca.
Tra l'altro non siamo ancora riusciti a scoprire se trattasi di aragoste o astici, secondo le nostre conoscenze di lupi di mare questi sono astici (vedi la mega chelona), se qualcuno ne sa di più ci terremmo molto a sapere cosa abbiamo mangiato.
Dice anche che sia afrodisiaca, ma su questo non possiamo ancora confermare o smentire.

3 commenti:

Emma ha detto...

Buono l'astice ma...per me potreste benissimo aver afittato un appartamento a San Giuliano...VOGLIO VEDERE IL CANADAAAAAAAAA!!!
Baci

Wamba&Toty ha detto...

E diobonino, aspetta un attimino perdincina, la Sottoredazione della Scopaia sta preparando la cronaca minuto per minuto della gita a Mont Tremblant, lì c'è Canada vero, però anche l'asticione a meno di 10 dollari è Canada!!!
E poi a San Giuliano c'è l'acqua calcarea, qui no.
Baci pure a te
Il Wamba

Wamba&Toty ha detto...

Lo volevi il Canada...guardati la nuova puntata!