Oh North, the White North

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lunedì 7 luglio 2008

Tadoussac colpisce ancora!!!

Invano, settimana per settimana, ho tentato di resistere al seducente ed accattivante canto e richiamo delle balene, ma alla fine, l'attrazione fra me (Toty) e questi straordinari cetacei si è rivelata così fatale da far sì che, per rinnovare il nostro incontro, non solo io abbia abbandonato al suo destino Wamba nelle grinfie della Wambina giunta da poco, ma per l'occasione mi sia anche procacciato due nuovi compagni di viaggio: Claudio "Montepiacione" e Antonella "The wall".

Qui potete ammirare "Montepiacione" e "The wall" sopresi nella notte da una volante della polizia locale in prossimità dell'ormai mitico Ostello "Maison Majorique" di Tadoussac. Dopo i loro trascorsi non certo limpidissimi (lui un dubbio maestro di teatro che usava il suo lavoro come copertura per un fiorente traffico di disegni e illustrazioni per bambini, dai pastelli allucinogeni; lei nota barbona alcolizzata in località Vallin Buio) i due hanno tentato inutilmente di rifarsi una vita nell'est del Canada. Solo il pronto intervento dell'agente Framboise ha potuto permettere il loro avvistamento e pedinamento forzato durante tutto il loro soggiorno in Canada.
I tre livornesi quindi, finalmente riuniti in uno dei posti meno probabili del mondo, decidono di darsi al "whales watching". Il tempo però non sembra proprio loro amico, e dopo l'acquazzone da guinness dei primati in cui sono incappati a New York City proprio di fronte a quella putt... della statua della libertà, il giorno previsto per la crocierina sul gommone del capitan Findus (pover'omo, è anche morto da pòo) incappano in una giornata piovosa, fredda, nebbiosa, e con l'acqua in mare a soli 4 gradi centigradi!!!
Quel vecchio lupo di mare del Toty però sa che ne può valere la pena, rimembrando l'esperienza già vissuta col suo smilzo amico, e cambia anche l'ora dell'uscita: non più mattina ma ora di pranzo piena, sperando di non diventare NOI il pranzo di una qualche specie più incazzosa delle balene.
Dopo pochi minuti dalla partenza, l'umore dell'equipaggio è uggioso come il tempo, a causa della nebbia la visibilità non supera i 20 metri, e già il Toty teme per il peggio pensando "come cazzo si fa a trovare una balena se un si vede di qui a lì..."
Ma ad un certo punto, come sempre dalle parti di Tadoussac, il miracolo si compie.
Apriti cielo, spalancati acqua, appari balena!

Ci troviamo improvvisamente davanti alla coda di una megattera, "baleine a bòsse" in francese, e se questa è la coda potete pensare a quanto sia grosso tutto il resto...



In questa foto in particolare ne potete capire il nome, a causa del fatto che si inarca particolarmente al momento dell'immersione ("bòsse" in francese significa "gobba").
Tutta la ciurma, dopo aver passato una mezz'ora in compagnia di questo simpatico cetaceo dalla lunghezza di circa 12-15 metri ed il peso di 30-40 tonnellate, sarebbe già più che soddisfatta dell'avvistamento. E così, mentre la crociera continua fra un sorso di rum ed una partita a carte truccate, improvvisamente dalla nebbia spunta un altro bestione che più che un animale pare un'isola...ed infatti qualcuno grida "terraaaaaaa", ma è solo una balenottera comune...beh, COMUNE un cazzo... io non l'avevo mai vista in vita mia!

Qui l'isola di 23-25 metri e circa 80 tonnellate che si rigira quasi su se stessa.

Qui salta di lato dandoci la nuca.
Ad un tratto una ragazza francese di facili costumi osa dare un'ordine al capitan Findus dicendo: "dobbiamo andare laggiù, la balena ora è laggiù dove ci sono tutte le altre imbarcazioni, andiamo lì!"
Lo sguardo del capitano è agghiacciante, la povera sciagurata continua a fissarlo con l'aria strafottente tipica del Wamba "bagnino" già veduto a Mont-Tramblant. Findus però domina il suo istinto di infliggere alla ragazza la tipica punizione denominata in gergo piratesco "giro di chiglia", e anzi si dimostra molto magnanimo limitandosi a spiegare alla deficiente che ogni tanto si deve lasciare un po' di spazio anche alle altre barche per ammirare il bestione in tutte le sue innumerevoli evoluzioni.

Evvai col colpo di coda!

Qui ci ha appena sbadigliato letteralmente in faccia a non più di 10 metri...

Qui viene invece ritratta ad una visita dal suo dentista di fiducia, mentre offre ai fotografi il suo profilo migliore.
Lo so...c'era molta nebbia...ma vi garantisco, scrivendo forse l'unica frase seria fin'ora di tutto il blog, che vedere questi bestioni liberi in mare, così grossi, e pensando che mangiano cose così piccole come il krill, e vederle mentre si rigirano come e quanto gli pare, fa venire le lacrime agli occhi... è il secondo animale più grande del mondo, dopo la balenottera azzurra, eppure appare così tenera e indifesa...
Lo so, sono stucchevole, ma anche il Toty ha un cuore, cosa credete? Dopo il Livorno in serie A e l'ictus a Bossi, è stata la cosa più commovente che abbia mai visto!

1 commento:

Emma ha detto...

Bellissimo....