Oh North, the White North

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mercoledì 16 luglio 2008

Tolonto and Niagata!!

Dopo mesi di lontananza dal focolare domestico e dai moccoli di Putignano, almeno il vecchio Wamba può riabbracciare la moglie, salvatasi dalle grinfie della perfida immigrazione USA di New York.
E subito si parte per il primo weekend alla scoperta del Canada Centrale: la regione dei Laghi.
Il Wamba ha scoperto una agenzia di viaggi cinese che a prezzi stracciati offre visite guidate per tutto l'orbe terracqueo. Massì, sfruttiamola l'infinita potenza anti-inflattiva dei cinesi.
Partenza ore 6.00, siamo su un pullman confortevolissimo con una coppia di cinesi davanti a noi, il cui marito, Cho Un Coll, è una bestia con un collo da toro che ogni volta tira giù d'improvviso la poltrona con movimenti stile kung fu attentando alle sacre e venerabili rotule del Wamba. Li mortacci sua......
La guida è una giovane cinese scleratissima che va in ansia paranoica per ogni comunicazione che deve dare, ripetendo ossessivamente gli stessi medesimi concetti infinite volte (e ogni volta moltiplicato per tre, in cinese, francese e inglese).

Si parte alla volta delle 1000 Islands, zona naturalistica sul Fiume San Lorenzo. Dal traghetto sul fiume gli scorci sono ganzi. La guida le chiama, col suo francese maccheronico, "Le Mile Lile" per centinaia di volte, e il Wamba, che il francese lo conosce finemente, giù a pensare " Ma chiede di già la mancia, questa rintronata?".







Dopo una grande abbuffata presso un buffet convenzionato (ovviamente cinese), ci dirigiamo verso Toronto.
Ecco la sintetica e asciutta presentazione della città fatta dalla guida sclerata:
"Tolonto is the big, the bigget, the biggest city of the Canada, yes, it's the big, the Tolonto, of the whole Canada, the Tolonto is the first, because Tolonto is the big town, city of the Canada, Tolonto the big city, the Tolonto is very very big city of the Canada, no, it's the first, the Tolonto", più altri interessanti dettagli della serie (ve lo dico in Italiano) "Notate i tralicci dell'alta tensione paralleli all'autostrada che portano la corrente a Tolonto, perchè ...the Tolonto is the biggest...." ecc ecc e giù via con il concetto base di tutto il viaggio.
Applicato un filtro 20 Hz-20KHz al timpano di entrambi gli orecchi, il viaggio è proseguito serenamente fino a "the Tolonto".
In effetti il concetto chiave è passato: Toronto è vastissima pur essendo una metropoli di 4 milioni di abitanti, nemmeno tanto se comparata ad altre megalopoli (già mi immagino Emma che fa le spallucce). Però stupisce la sua estensione e soprattutto il verde che circonda la città, un parco cittadino sconfinato che praticamente è una foresta boreale, attrezzata negli anni 70 per mitigare l'alto tasso di inquinamento atmosferico.
Toronto, fino agli anni 60, era un paesotto. Se non che arrivò dopo la guerra il Generale De Gaulle a Montreal (allora la città più grande del Canada, no the Tolonto) e arringò la folla inneggiando al Quebec libero. Da allora nacque in Quebec un forte sentimento anti-inglese che spinse moltissimi abitanti di radice anglofona a lasciare la città (loro e i loro quattrini) e a trasferirsi a Toronto, che conobbe quindi uno sviluppo vertiginoso e caotico e in poco tempo divenne la principale sede finanziaria del paese, e lo è tuttora (ricordate sempre la guida: "the Tolonto is the biggett city ecc").
Difatti, l'impressione è quello di un agglomerato informe, con la downtown che conserva le stradine di un paese con nel mezzo dei grattacieli formato New York (quelli di Montreal sono delle bazzeccole).





Ma Toronto conserva la forte impronta inglese, con l'Università stile Cambridge (Cialo, ti ricordi?) e il Parlamento, che anche se il governo e il parlamento veri sono a Ottawa, in una città anglofona ci dovrà pur essere un parlamento, se no che città anglofona è???




Ci rimane da visitare la torre più alta del mondo, anzi no, ovviamente è stata superata da una qualche torre del kaiser in fase di ultimazione a Dubai (ma sicuramente Nick ne sa più di me), la CN Tower. Beh, da ingegnere in telecomunicazioni al Wamba si apre il cuore ad ammirare questa bruttissima quanto enorme bestia di cemento armato smerigliato che funge da torre di trasmissione radio. E' alta 550 metri, no guardate è veramente un colosso.

Noi arriviamo sui 320 metri con un ascensore iperveloce e da lì si gode il panorama a 360 sulla città e sul lago Ontario, un vero mare:



C'è anche una parte con il pavimento tutto in vetro, una vera delizia per chi soffre di vertigini, il Wamba non ne soffre, eppure misteriosamente, preferisce soprassedere facendo solo la prova del piedone:


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La mattina dopo ci dirigiamo verso le cascate più famose del mondo.
Vabbene, vi risparmiamo tutta l'antifona della guida.
Ecco una breve e succinta descrizione: "The Niagata Fall is very very big, and it is really very big, but the Niagata fall is not very tall, but the water is very very big and so the fall, the Niagata fall is big, very very big, . Ah, ok (risata), and also is very very very biutiful, but it's also very big and biutiful". E sul pulman scatta il delirio del turista impazzito.
Per vedere meglio la cascata ci fanno andare su una CN tower in piccolo costruita all'uopo sul sito della cascata (qui le Soprintendenze non esistono).
Siete pronti? Ma proprio pronti? Tre , due, uno, via!!
Questa è la cascata statunitense.

Mentre questa è la splendida cascata canadese a semicerchio, una meraviglia della natura. I canadesi li prendono per il culo,gli americani, perchè loro hanno la cascata più bella.Chissà come rosicano gli yankee, staranno mica pensando di bombardare pure Ottawa??

In effetti l'altezza è di circa 60 metri, ma è la portata d'acqua che impressiona tantissimo e le immagini non rendono piena giustizia.
Io mi atterrò a ciò che disse Dickens quando le vide nel 1842: " Qualsiasi cosa detta di questo luogo mirabile sarebbe mera sciocchezza". Visto che cultura?? L'ho letto sulla guida.
Eccoci sul traghetto che ci porterà sotto le cascate, muniti di impermeabile stile sacchino della monnezza, con gli spruzzi d'acqua che arrivano "d'ogne donde":








Qui invece la cascata canadese ripresa da vicinissimo:








Vediamo se vi dò un'idea della portata d'acqua. Toh:



Concludiamo la splendida giornata con l'ultima nota culturale della impeccabile guida all'arrivo a Montreal:
"Because the Montrial is the SECOND city of the Canada, yes, and this because the first city of the Canada is the Tolonto, which is the bigget, the biggest city of the Canada , instead Montrial is the SECOND, not the biggest, the biggest is the Tolonto, the very biggest in all the Canada is the Tolonto, yes (risata isterica, e poi via a ribadire il concetto nelle altre lingue, ma tutti dormivano sereni pensando ancora alle Niagata falls che sono "very very big and biutiful", ecc ecc fino a impazzire e ad ammazzarla).
Il Wamba ha riferito la mattina seguente di aver sognato l'omicidio premeditato della guida: gettata viva nella cascata canadese, quella very very very very big.

2 commenti:

Radiolina ha detto...

Ciao! Blavi, finalmente avete aggiolnato il blogghe :-) Vi siete fatti un bel gilo eh! Bellissime le foto delle cascate! Ma soplatutto bellissime le spiegazioni della guida ;-)

Emma ha detto...

Confermo le spallucce (strinate bene bene dal sole di Kyoto) ma vi invidio tantissimo...
Baci a tutti...