Oh North, the White North

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lunedì 25 agosto 2008

Un pò di architettura, please

Dopo le allegre indigestioni del novello Piero Angela del Web, autore di interminabili Quarks Speciali sulla fauna canadese, la sezione pisana del blog riemerge per portare finalmente anche qualche nota storica di grandissimo interesse culturale e architettonico.
Perchè in Canada non c'è solo natura, ma anche molta architettura e raffinata ricerca del design.
La gita all'Ovest ci ha offerto parecchi scorci interessanti, ma fra tutte spicca la assoluta bellezza del Parco Nazionale di Banff, che consigliamo a tutti di visitare qualora si presentasse l'occasione.

Il Parco Nazionale di Banff fu concepito ed eretto nel 1954, dopo l'ennesimo tentativo fallito di lancio sperimentale di bomba all'idrogeno Usa su territorio canadese. Il governo canadese, stufo del fatto che l'ingombrante vicino sfruttasse l'arido piatto deserto dell'Alberta come pista di atterraggio degli ordigni atomici, dichiarò "PARCO" tutta la zona. Da quel giorno gli USA cambiarono destinazione preferendo l'ameno atollo di Bikini.
Il governo allora fece erigere, dal nulla del deserto radioattivo, un parco montano stile Svizzera. Con l'aiuto di architetti e designers , in poco tempo venne tirato su un ambiente artificiale pressochè perfetto.
Difatti la caratteristica di Banff è che è tutto talmente perfetto, proprio perchè rigorosamente finto.
Le montagne, inaccessibili ai turisti, sono fatte con un anima di cartoncino bristol e plinti di cemento armato e ricoperte di cartapesta multicolore, di quelle del presepe. I ghiacciai sono alimentati da macchine frigorifere da stadio di hockey. Guardate la perfezione della tecnologia sull'imponente ghiacciaio Columbia, non si vede nemmeno una serpentina.


Qui invece siamo sull'altopiano dei Six Glaciers. Sei ghiacciai tutti insieme producono un discreto rumore delle macchine frigorifere, difatti a volte si verificano frane e valanghe causate dalle vibrazioni dei compressori adiabatici installati dietro il bristol delle montagne. Ecco un esempio.




La perfezione realizzativa è stata raggiunta anche nel moderno design dei laghi.
Gli specchi d'acqua sono costruiti su invasi di plexiglass pressofuso riempiti con acqua Levissima. Ogni mattina i rangers passano per rinfoltire il colore blu delle acque, spargendo quintali di cloruro di cobalto in compresse effervescenti. Ecco il gradevole effetto sul Lago Peyto, in onore del suo designer, l'architetto Graham Peyto, famoso per i suoi do di petto.



Ecco invece il Bow Lake, dove i nostri eroi hanno tentato un pediluvio orticante al cloruro di cobalto. A Ir Ciabatta il fondo dei piedi è miracolosamente tornato bianco.




Questo invece è il Moraine Lake. Quella mattina il ranger aveva particolarmente esagerato con il cloruro.




Anche la fauna è totalmente finta. I realizzatori del parco chiamarono il creatore di ET, Carlo Rambaldi, per collaudare piccoli robot di orsi, alci, cervi, castori, marmotte, ecc.
Periodicamente, infatti, questi robottini sono programmati per comparire sui margini della strada principale del parco, la famosa Icefield Parkway, con grande diletto dei turisti e degli amanti della fotografia. Il collega livornese vi ha già mostrato alcuni esemplari, non provate a riconoscere quelli finti, sono indistinguibili.
Ecco la Icefield Parkway, molto panoramica. L'erba ai bordi è in sintetico, come i campetti di Re Giorgio a Asciano.



Le foreste sono realizzate con truciolato lamellare. Ogni anno ogni bambino canadese realizza un esemplare di albero per l'esame di scienze di terza media.
Qui c'era la parte dedicata ai secchioni, promossi con l'ottimo.

Qui alcuni ettari curate dalla sola scuola cinese di Montreal in un solo anno (i tassi di natalità dei musi gialli quest'anno hanno conosciuto una brusca flessione).


In tutta questa finta perfezione che fa apprezzare il design canadese ma, che, francamente, alla lunga stucca (allora meglio i rovi del Monte Serra, almeno lì le more si mangiano), rimane l'esperienza umana di condivisione degli spazi nei vari ostelli, tra cui il famigerato Mosquito Creek. Questo ostello dimenticato da Dio si presentava senza docce e bagni, con acqua non potabile disponibile solo nella cucina, cessi del Neolitico con buco nero kilometrico e profumo francese, e laida cucina in stato avanzato di decomposizione. Non sapete quanto è buona la pasta senza sale, se si ha davvero fame in questi posti. La ricordo ancora con grande commozione.
Stregati del luogo: "Ce ne andiamo domani, non stiamo tre giorni" si comunica la sera stessa al gestore (si fa per dire). E lui: "Cool!!". Ganzo.
Lui però se ne abita nella casetta di Heidi lì accanto, fornita di acqua calda, bagno, doccia, cucina pulita ecc ecc.
Come direbbe il Cialo: mi fai k.........la m............!

Devo presentarvi invece un uomo in gambissima, molto simpatico e cordiale, il quale, a ogni frase da noi pronunciata, replicava con un sonoro:
GREAT, SUPER!!!!!!
Tony Chatham è da anni il tenutario dell'ostello di Castle Mountain, ha placato per qualche giorno l'ira funesta delle donne offrendo un bagno, una cucina e una camerata IPERPULITE e igienicamente salubri. E' un attore nato, il Wamba ha recitato con lui "Lotta tra orsi", commedia brillante che ha riscosso i consensi del pubblico locale.
Era preoccupato in quei giorni poichè un robot di orso si avvicinava troppo all'ostello, per cui ha dovuto avvertire i rangers per far sostituire l'hardware difettoso del robot, presumibilmente l'hard disk (il fornitore ufficiale è Computer Shop).
Ex gestore di Mosquito Creek, durante la sua gestione aveva costruito le docce. Chissà come le avrà miseramente distrutte mister Cool nella sua furia iconoclasta per realizzare il vero ostello selvaggio (ma solo per gli ospiti).
Ammirate la living room finestrata dell'ostello di Castle Mountain, con parquet lucidato, poltrone, cuscini, caminetto, piante ornamentali. Tre giorni vissuti in una vera comunità, con lo spagnolo Santiago che cucinava per la moglie, gli amici di Calgary che parlavano dei sentieri, lo spagnolo che parlava naploetano.
Grazie Tony!! Great, super Tony!
l

1 commento:

Toty ha detto...

Cazzo, rileggendo ora questo post lo apprezzo veramente a pieno!!! E' stata decisamente la vacanza più bella che io abbia mai fatto, un vero peccato che fosse tutto...FINTO!!!
Dicono Jasper invece sia autentico, quindi andrò a controllare quest'estate!!!
Toty